IN CASA, SIAMO IN CONTATTO CON DIO?

“Signore, tu sei stato per noi un rifugio d’età in età” (Salmo 90:1)

Alla fine di una giornata di lavoro è bello rientrare a casa, dove c’è la libertà di togliersi le scarpe e stare in veste da camera senza pensare ai pensieri altrui. Pronunciando con ammirazione la lode al Signore, possiamo sentire la libertà dello Spirito che ci fa sentire la presenza di Dio.

Con il momento di rilassatezza, possiamo comprendere la comunione con Dio per chiedere energia, sostegno e tranquillità. Dio desidera che ci sentiamo a nostro agio quando siamo in Suo contatto e che Lo sentiamo continuamente a noi vicino.

Spesso consideriamo Dio, più come ad un essere invisibile di cui parlare, piuttosto che ad una abitazione in cui desiderare. Egli desidera che Lo percepiamo come Quello in cui “abitiamo, ci spostiamo e esistiamo …”

Quando Dio condusse i figli d’Israele nel deserto, non si mostrava solo una volta al giorno per poi svanire nel nulla. Al contrario, la colonna di fuoco era presente tutta la notte e la nuvola di fumo ne faceva le funzioni durante il giorno. Dio non ci lascia mai; Gesù l’ha promesso:

“… io sono con voi tutti i giorni …” (Matteo 28:20).

Il salmista così racconta:

“Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita …” (Salmi 27:4).

È bello! Dichiariamo sicuramente noi: “Anche a noi piacerebbe dimorare nella casa del Signore, ma, sfortunatamente, viviamo in un mondo tristemente reale”.

Non è così!

È tutto proporzionato al bisogno di una nostra semplice decisione e ci ritroviamo, all’istante, alla presenza del Signore.

Non dobbiamo cambiare casa, dobbiamo cambiare il nostro modo di percepire le cose.

Dobbiamo dire a noi stessi che, ovunque noi andiamo e qualunque cosa noi dobbiamo affrontare:

“Egli è con noi!”.

Dio ci benedica.

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