Il male invisibile

Nella Bibbia, nel 2° libro dei Re capitolo 5 dal verso 1 al 19 si parla di un uomo forte e valoroso, che aveva reso vittoriosa la Siria, ma, vittima della lebbra, un male invece che noi chiameremo male invisibile.

La lebbra era una malattia nota, incurabile per i tempi della narrazione, la cui particolarità era che quando si manifestava era già troppo tardi, non lasciava all’individuo via di uscita. Lentamente, in modo inarrestabile, logorava il corpo del mal capitato, portandolo alla morte.

Anche oggi c’è un male simile, che non colpisce il corpo ma l’anima. È un male che crea una profonda insoddisfazione nell’anima, un vuoto, una sete che mai si può saziare, spingendoti a fare azioni o scelte che, invece di alleviare la tua condizione, la peggiora portandoti alla morte.

In realtà, questo male ha un nome, conosciuto, usato e abusato, che io non vorrei per il momento utilizzare, pertanto lo continueremo a chiamare il “male invisibile”.

Il male invisibile colpisce tutti, giovani, anziani, poveri, ricchi, famosi, sconosciuti, potenti, umili: nessuno può esimersi. Esso lavora in modo nascosto, spesso lo si ignora o si cerca di non considerarlo, ma quando si palesa è sempre ormai troppo tardi.

Tale male, come dicevamo, spinge alla ricerca di espedienti che possano alleviarlo e soddisfarlo. Alcuni provano ad alleviarlo o annientarlo con la ricchezza, altri con la notorietà, altri ancora con il divertimento, chi con il piacere fisico, altri con il successo o addirittura con sostanze stupefacenti. Ma niente il male invisibile rimane lì, presente, subdolo pronto a manifestarsi e raggiungere il suo scopo ossia, la morte.

Inizia con un piccolo fastidio, ma piano piano si tramuta in un malessere insistente, aumentando sempre di più. Un’agonia che può durare anche anni, ma che non troverà il suo compiacimento fino a quando, chi ne è colpito, arriverà a desiderare la morte e se ciò non arriverà da sola, proverà ad avvicinarsi ad essa fino al punto di commettere azioni impensabili: il suicidio.


Ma c’è una soluzione a tutto ciò?

Al nostro protagonista, Naaman, fu detto che c’era chi poteva fare qualcosa per lui in Samaria, un profeta il cui nome era Eliseo, egli poteva addirittura guarirlo. Naaman perciò partì per incontrare il profeta Eliseo, colui che era la soluzione al suo problema.

Bene, oggi non c’è più Eliseo, ma c’è colui che è più grande di Eliseo, Gesù. Caro lettore, anche per te c’è la soluzione, ed a differenza di Naaman, per raggiungere l’obbiettivo non devi intraprendere un viaggio fisico ma dell’animo, devi aprire il tuo cuore a Gesù, devi chiedergli semplicemente di toccare la tua vita.

Non ti servirà andare in un posto specifico e nemmeno abbracciare una religione particolare, ma chiedere semplicemente a Gesù di toccare la tua vita e far scomparire quel male invisibile che è dentro di te.


Un incontro deludente

Naaman, dopo un lungo viaggio e con tanti doni da dare a colui che avrebbe risolto il suo grande problema, se ne stava tornando tutto deluso, perché la soluzione fornitagli dal profeta non lo convinceva, sembrava troppo banale. Non era proprio ciò che pensava, Egli aveva immaginato quel momento come glorioso, ma tale sogno fu infranto in pochi istanti, pertanto, la narrazione ci dice che Naaman se ne tornò addirittura infuriato.

Forse anche tu ti sei rivolto a Gesù ma la soluzione proposta non si confaceva al tuo immaginario, pertanto, anche tu come Naaman, stai tornando indietro tutto arrabbiato. Spesso, ci rivolgiamo a Gesù con la nostra soluzione, credendo che Egli deve solo confermare la nostra idea di soluzione, dire semplicemente sì al nostro piano, Egli deve fare ciò che noi pensiamo debba essere fatto!

Ma la cosa non funziona così… Gesù usa metodi che non sono i nostri metodi, modi che non comprendiamo anzi, spesso in contrasto con la logica umana. Ricordiamoci che Gesù sa trasformare l’acqua in vino, comandare al vento di acquetarsi, ordinare ad una febbre di allontanarsi o addirittura far risuscitare un morto.

Gesù è la soluzione e colui che ha la soluzione è padrone anche di decidere il come arrivare alla soluzione, spesso ribaltando ogni idea e immaginazione.

In Isaia 55:8 è scritto:

«Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il SIGNORE. «Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.

In altre parole, Gesù ti dice:

Vuoi vincere? Arrenditi!

vuoi arricchirti? Lascia tutto!
vuoi vivere? Muori a te stesso!

Fidati di Gesù è otterrai ciò di cuoi hai veramente bisogno: la guarigione dell’anima, la pace interiore, la salvezza della tua vita!


Provare per credere!

Un noto slogan diceva così, ma è proprio quello che fu suggerito a Naaman dai sui servitori…

Ma i suoi servitori si avvicinarono a lui e gli dissero: «Padre mio, se il profeta ti avesse ordinato una cosa difficile, tu non l’avresti fatta? Quanto più ora che egli ti ha detto: “Làvati, e sarai guarito”?

Naaman lasciò il suo orgoglio e provò a fare ciò che gli pareva un’assurdità. Al settimo tuffo fu guarito e la sua condizione tornò addirittura migliore di prima che avesse la lebbra.

Caro lettore, fino a che non agirai e non farai ciò che Gesù ti comanda, non potrai realizzare la soluzione per la tua vita. Adesso possiamo dare il vero nome al male invisibile: si chiama peccato.

La bibbia, che ci presenta Gesù, ossia la soluzione al peccato, ci dice che:

“non c’è nessun giusto, neppure uno… tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, , ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù (Romani 3)

E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”. (Atti 2:21)

A volte sembra così assurdo pensare che basti cercare Gesù nel proprio cuore, o chiedere a Gesù di salvarci per sconfiggere il peccato, ossia quel male invisibile che è dentro di noi.

Molti, a tale proposta se ne vanno via irritati, perché come a Naaman, gli sembra una soluzione troppo banale e semplice. Nella natura dell’uomo è comune dover dare per ricevere, o ricambiare se abbiamo ricevuto.

Bene, per il tuo peccato qualcuno ha pagato al posto tuo, morendo sulla croce e donandoti il perdono di ogni tuo peccato, perciò oggi per te la salvezza è gratis.

Forse questa soluzione non è quella che avresti immaginato e magari sei tentato di girar pagina tutto arrabbiato, deluso e anche scocciato di aver perso tempo nel leggere questo articolo.

Sei libero di farlo, ma se ciò che hai letto fosse vero?

Se in realtà in un attimo potresti sconfiggere quel male invisibile dentro di te? Se con una semplice richiesta fatta, con un cuore sincero, la tua vita potesse davvero cambiare?

Perché non provarci?

Be’ io ci ho provato ed ha funzionato

Dio ti benedica.

Guarda il video della predicazione
tratta dalla Parola di Dio


Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale
ADI Arezzo

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Dio ti benedica.

Culto del 07/03/2021

Il male invisibile – 2 Re 5:1-19
Past. Alfredo Castellani

Pubblicato da Chiesa Cristiana Evangelica ADI Arezzo su Domenica 7 marzo 2021

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