Un malessere chiamato Social Network?

I Social come Facebook, Instagram, Twitter, WhatsApp e gli altri Social Network fanno ormai parte della nostra vita di tutti i giorni, da quando sono apparsi, in pochi anni li abbiamo desiderati sempre di più. Questa tecnologia, che ha decisamente rivoluzionato il nostro modo di vivere e di comunicare, fa sì che la sua crescita esponenziale sia determinata dal fatto che oramai non possiamo più farne almeno.

C’è da dire però che, il risultato finale di tutto ciò è un interazione tra persone, senza avere quel calore umano, ma solo freddo e virtuale. soprattutto per i più giovani, che si relazionano così con altri, senza nemmeno avere un contatto fisico.

Lo Smartphone, ci porta ad uno stato di eccitazione e disperazione allo stesso tempo, per avere a tutti i costi l’ultimo modello uscito, è nei pensieri di tutti i giovani di oggi, e non solo nei loro, ma anche di persone adulte, ora è diventata la priorità che sostituisce ogni semplice e normale regalo. Infatti, le statistiche rivelano che ad oggi, il trend dei regali più diffusi al mondo, mette lo Smartphone tra i primi posti in classifica, più di qualsiasi altra cosa.

Una volta che abbiamo ricevuto lo Smartphone, si iniziano a scaricare delle App, di vario genere, senza sapere se sono pericolose o addirittura, se esse ci controllino i dati sensibili. Ci sono App, che riescono a spiare il tuo profilo per sapere che tipo di vita fai e qual è l’abitudine quotidiana che svolgi normalmente. Tutto questo per introdurre pubblicità e pensieri malevoli.

La parola di Dio ci dice e ci fa capire che dobbiamo riflettere su ogni partecipazione di comportamento, in 1° Corinzi ribadisce:

“Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica.” (1 Corinzi 10:23)

Le più pericolose sono le famosissime Fake news che in italiano significano false notizie, notizie fasulle, sono quelle notizie che ti portano a sbagliare anche pericolosamente con decisioni errate, purtroppo uno strumento diabolico che ci fa scaraventare a capofitto nelle cose sbagliate e dannose della nostra individualità.     

Nella Bibbia in 1° Tessalonicesi dice:

“esaminate ogni cosa e ritenere il bene, astenetevi da ogni specie di male” (I Tessalonicesi. 5:21,22)

Perciò, come persone credenti, non dobbiamo avere un atteggiamento infantile davanti a questi fenomeni, ma riflettere senza fare una scelta scellerata cadendo nella trappola dell’emotività.

Innanzitutto, cerchiamo di capire un po’ quali sono le cose sbagliate e quelle buone.


 Iniziamo con quelle sbagliate.

1- Facebook è un social che può portare alla distruzione delle nostre anime. La trasformazione che ci porta questo social è una vita virtuale con enormi influenze sulla vita reale. Esso sfrutta la fragilità della personalità umana e cambia il modello di relazione con gli altri. È stato creato ad hoc, un insieme di compiacimento di like e di feedback che, accompagnato dalla smisurata produzione, da parte del nostro organismo di dopamina, (dopamina, mediatore chimico indispensabile al metabolismo cerebrale) sta distruggendo in maniera irreversibile il modo in cui funziona la società, con una mancanza di informazioni e un’inganno della realtà. Diverse info infatti, sono utilizzate per allontanare le persone, con la manipolazione e la diffusione di fake news, condizionando il nostro pensiero. Spesso poi, è responsabile la cosiddetta dipendenza da connessione, cioè la paura di restare sconnessi e di esser tagliati fuori dai social, tanto che per molte persone è indispensabile trascorrere anche le ore della notte sui social.

2- Instagram è un social che se usato male, non ci fa affatto bene. L’impiego di questo social può trascinare molti di noi all’incremento di emozioni negative come ansia, depressione, agitazione e preoccupazione nel vedere altri che mostrano le loro foto con corpi bellissimi e attraenti. Instagram, in quanto social non è molto pericolosa come app, ma può produrre una dipendenza da contatto sfavorevole per ciò che rappresenta”, ad esempio, un like (piacere, gradire), nel gergo del social, significa consenso, sostegno, approvazione.

Chi ne raggiunge una quantità elevata, si autostima e tende ad ingrandire il proprio merito personale.

Anche se però non vale per tutti, perché ci sono persone più indifese e fragili da sostenere.

E se questi like non li raggiungono?

Allora si va a incidere sulla loro autostima, sull’umore e sulla loro immagine fisica, che oscilla in relazione al consenso dei tanti utenti che giudicano letteralmente attraverso il social.

La pandemia purtroppo ha portato un grande disagio nei giovani e tante persone si sono accorte che si è molto diffusa l’dea del suicidio tra loro.

3- Oggi WhatsApp è usato su grande scala da tutti noi, ovviamente, l’uso esteso da parte nostra purtroppo favorisce anche le fake news, errori, sviste, etc. Quando si installa WhatsApp si accettano tutti i termini e condizioni e dopo, si dà l’accesso a tutti i contatti della propria rubrica. Questa è una risposta alla classica domanda che tanti si pongono: “è normale che si deve dare il mio numero se no come ci scambiamo i messaggi?” In realtà, tramite te WhatsApp riesce a capire le amicizie, gli interessi e fare delle relazioni/unioni tra te come persona e gli altri.

4- L’uso di Twitter è usato da tutti noi e anche dai vari personaggi di spettacolo, giornalisti e politici oltre che da tante persone che sparano paroloni senza senso, e questo è il vero dramma. Ingannare le persone è semplice basta una malignità, un’ingiuria, un’incitazione. Un immenso numero di persone sfrutta questo social unicamente per espellere giudizi verso il prossimo. E così facendo, Twitter ci rende complici e fanatici. Ci spinge a essere insopportabili, almeno in rete.


Aspetti chiave delle cose buone.

1- Onoriamo sempre Dio nelle pagine social.

Dobbiamo essere semplici e non disordinati, particolarmente nell’uso delle foto di noi stessi, che è l’espressione principale usata sui social.
Può sembrare normale pubblicare le nostre foto in costume da mare molto sensuale e su questo forse non mi spiego e non mi riesce a capire il perché mostrarle. Foto sbagliate o frasi prive di senso, che finiscono per deridere la stessa parola di Dio. Dobbiamo avere ordine nella nostra vita

Ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine (1° Corinzi 14:40)

2- Elogiare Gesù, non il nostro io.

Comunichiamo con un messaggio comprensivo e profondo, una vera e attinente istruzione che loda Cristo in ogni suo aspetto. Proclamiamo in qual misura è grande Dio, non quanto siamo capaci noi, non basiamoci sul nostro io e nemmeno sulla nostra immagine. Avere in comune attimi belli non è proibito, ma costruiamo un’immagine nostra propriamente cristiana, non un trono dove sfoggiare la nostra esibizione.

È bello celebrare il Signore e cantare le tue lodi. (Salmi 92:1)

Quando [Gesù…] fu vicino alla città, alla discesa del monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli, con gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano viste. (Luca 19:37)

3- Studio della parola, non imprecisione senza senso.

Quando parliamo di profili o gruppi Cristiani, prima di metterci sui social e parlare del vangelo, dobbiamo controllare se abbiamo la capacità per farlo, se no facciamo più danni che altro. Non dobbiamo mai aprire dei profili personali con nomi o per conto di qualcun altro perché rischiamo di mettere in cattiva luce il nome di quella chiesa o gruppo. Consideriamo sempre la parte social un vero compito di evangelizzazione, consultiamo sempre la Bibbia, osserviamo sempre altri profili Cristiani dove si parla della parola di Dio, principalmente, dobbiamo avere la giusta disposizione spirituale.


Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente. (Proverbi 10:19).
 

4- Qualità, non quantità di pubblicazione di origine dubbiose.

Nei social ci sono profili di gruppi “cristiani” che producono pensieri distorti con comunicati addirittura blasfemi. Contrariamente alla pubblicazione della verità, pubblicano qualunque cosa che capita. Scegliamo sempre le fonti preferendo la Bibbia e quelle delle nostre chiese, oppure dei pensieri tratti dal nostro calendario Cristiano.
Non riempiamo i nostri contatti con delle stupidaggini ogni mattina, pomeriggio, sera perché ciò può essere dannoso, in quanto le persone si annoiano. Non distruggiamo il messaggio dell’Evangelo e la nostra testimonianza, ma siamo conformi alla parola di Dio.

 “Comportatevi con saggezza verso quelli di fuori, ricuperando il tempo. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno”. (Colossesi 4:5-6)

 “Fate tutto alla gloria di Dio” (I Corinzi 10:31)

Dio vi benedica.

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